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La Storia su Napoli
FAMOSA
e stupenda città, si estende nel golfo di Napoli sulla costa Tirrenica, dominata dal Vesuvio.
Importante centro commerciale e industriale favorito da uno dei principali porti del Mediterraneo, Napoli è nota al mondo per i suoi tesori artistici e per le testimonianze del suo lungo passato che, insieme alle bellezze naturali, ne fanno una ineguagliabile centro turistico.
Le sue origini storiche risalgono al secolo VII allorchè i coloni greci di Cuma fondarono sulla sommità del colle "Echia" l'antica Partenope.
I pericoli corsi dalla città durante le lotte con gli Etruschi spinsero i Cumani a fondare una nuova colonia cui dettero il nome di "Neapolis".
Nella seconda metà del secolo IV a.C., Napoli entrò nell'orbita romana e rimase fedele a Roma divenendo quindi la residenza preferita degli Imperatori e del Patriziato che vissero in ville sontuose.
Successivamente fu preda della lotta tra Goti e Bizantini, dal 553 restò a questi ultimi vivendo comunque un periodo florido nonostante l'occupazione di Belisario e dei Goti, finchè divenne capitale di un ducato autonomo (763-1139), il quale si mantenne sino a quando non si arrese alla potenza Normanna, nella figura di Ruggero II d'Altavilla, divenuto re di Sicilia, conservando ancora i suoi privilegi di indipendenza ed autonomia che, furono aboliti in seguito da Federico II quando alla dinastia Normanna successe quella Sveva.
Seguì poi il dominio Angioino, durante il quale Carlo II d'Angiò, investito dal Papa del regno di Sicilia, trasferì la capitale da Palermo a Napoli.
Apertesi le lotte dinastiche tra i pretendenti angioini, la città passò 1442 sotto l'erede designato Alfonso d'Aragona e riamase fedele a lui ed ai suoi successori, vivendo un periodo di grande splendore artistico e di successi politici, si sottomise con riluttanza ad Alfonso V d'Aragona 1442, odiato per la forte influenza catalana portata in città.
Le successive guerre fra Spagna e Francia si conclusero con la conquista del regno da parte del francese Carlo VIII 1495, ma nel 1503 il popolo accolse con favore Consalvo di Cordova che occupava Napoli in nome dello spagnolo Ferdinando il Cattolico. Fu questo fino al 1707, il periodo più oscuro della città, in mano ad una serie di vicerè dispotici, tartassata da pesenti tassazioni e colpita dalla peste.
Non mancarono episodi di ribellione con l'insurrezione di Masaniello 1647. Nel corso della guerra di successione spagnola il vicereame di Napoli passò agli austriaci 1707-1734, finchè con l'avvento di Carlo di Borbone la città tornò capitale di un regno autonomo vivendo un'età di straordinaria ricchezza di lettere e arti e di illuminate riforme politico- sociali.
Gli avvenimenti legati alla Rivoluzione Francese ebbero ripercussioni anche nel regno di Napoli: nel 1799 fu costituita la Repubblica Partenopea, vissuta eroicamente per cinque mesi e seguita da una sanguinosa repressione.
Dal 1806 al 1815 Napoli fu in mano a Giuseppe Bonaparte e a Murat tornando poi ai Borboni, ma intanto il sogno dell'unità d'Italia aveva conquistato gran parte della popolazione che acclamò con travolgente entusiasmo Garibaldi, giunto il 7 settembre 1860 e sancì l'annessione della città al Regno Sabaudo.
Durante la seconda guerra mondiale la città fu vittima di spaventosi bombardamenti, (più di 120) e feroci rappresaglie naziste, le storiche "Quattro Giornate di Napoli"; 26 - 30 Settembre 1943, misero fine all'occupazione tedesca.