A 9 Km da Napoli, abitanti
(ercolanesi), città alle pendici occidentali del Vesuvio. L'antica
Ercolano, di origine Greca, fu fondata secondo la leggenda da
Ercole. Nel secolo VI a.C. rimase sotto l'influenza di Napoli e Cuma,
poi nel V secolo dei sanniti, venendo infine incorporata dai romani nel 307
a.C.. Scomparve in seguito alla eruzione del Vesuvio nel 79
d.C.. L'attuale Ercolano, che fino al 1969 si chiamò Resina, sorse
probabilmente ai margini della distrutta città. Per tutto il Medioevo
ebbe scarsa importanza, cui rimarrà in possesso dei Carafa fino al
1669. Durante il periodo borbonico il luogo divenne posto di preferenza
di tutto il patriziato napoletano.
oggi, è nota in tutto il mondo, come importantissimo centro archeologico,
per i resti della città romana.
Dal viale di ingresso, l'antica città è suddivisa da 5 vie principali: i
cardini III, IV, e V, longitudinali, il Decumano Massimo e il Decumano
Inferiore, trasfersali, all'interno di questa suddivisione vi è la storia
dell'antica città, con le varie strutture composte da Case, Porte, Terme e
Fontane.
CASA D'ARGO, che prende il nome da un affresco
scomparso, segno di nobiltà di questa abitazione è il bel peristilo a
colonne stuccate.
Casa del Tramezzo di legno, con una notevole facciata composta
dall'ingresso e finestre, l'interno con un ampio atrio con affreschi, segue
la Casa a Graticcio, le cui pareti a graticcio di canne,
testimoniano le modeste condizioni degli abitanti, quindi la Casa
dell'Erma di Bronzo, con tablino ornato dal ritratto bronzeo del
padrone. Casa dell'Atrio a mosaico, che ha l'atrio coperto da
pavimento a mosaico a riquadri, Casa dell'Albergo, dimora privata,
molto vasta e in origine sontuosa.
TERME, Ercolano aveva come Pompei le sue pubbliche terme, in figura
è rappresentata il vano di comunicazione fra il tepidario, con
impianto sottostante per l'aria calda, con ripiani per biancheria e
pavimento musivo e il calidario, con la vasca grande per l'acqua
calda e la base della vasca dell'acqua fredda, del bagno delle donne, più
modesto rispetto a quello degli uomini.
Casa del Bicentenario, con atrio dipinto in rosso e con pavimento
musivo a fondo nero, il soggiorno è ornato da varie raffigurazioni ed ha
pavimento a intarsi di marmo, per una scala si giunge in una stanza con
l'emblema della Croce, che dimostra la presenza del cristianesimo prima del
79 d.C., Casa del bel cortile, con elegante pavimento musivo, nel
salone del pian terreno sono esposti oggetti di scavo: vasellame, monete,
sculture, Casa di Nettuno e Anfitrite, accanto alla casa vi è una
bottega con bancone su cui si trovano merci ed oggetti, il cortile
dell'entrata ha pareti coperte da mosaici con scene di caccia, festoni,
uccelli e l'altra parete con un bel mosaico con Nettuno e Anfitrite,
Casa del Mobilio carbonizzato, e la Casa del Telaio
CASA SANNITICA, tipica abitazione preromana, con bella facciata che
conserva l'antico portale, ha l'interno un vasto atrio con loggia
transennata a colonne, dove sono esposti oggetti d'uso quotidiano, nel
cubicolo a destra è raffigurato il Ratto d'Europa, al piano superiore,
ricorre tutt'intorno un grazioso loggiato a colonne e transenne finemente
stuccate.
Casa del Grande Portale, ingresso ornate da vittorie su semicolonne,
accanto la Fontana di Nettuno, la Casa del Sacello di Legno,
prende il nome da un tempietto in legno che fungeva da armadio, Casa
dell'Atrio Corinzio, con marciapiede con decorazioni marmoree e con
stanze decorate dove sono esposti oggetti d'uso, Fontana di Ercole,
all'incrocio del cardine con il Decumano Massimo, Palestra, ambiente
rettangolare, composto da una loggia riservata agli spettatori, al centro
si nota la vasca che riceveva l'acqua da una Fontana con un serpente
in bronzo a cinque teste avvolto intorno a un albero, Casa del Rilievo
di Telefo, elegante dimora con atrio porticato ornato da rilievi e
raffigurazioni.
CASA DEI CERVI, è una delle abitazioni più eleganti della città e
risale al I secolo d.C., nel triclinio si ammirano due magnifici gruppi
marmorei con cervi aggrediti dai cani, nella sala accanto vi è la statuina
di Satiro, e altro vasellame, oltre al loggiato vi è una pergola con
antichi vasi da fiori fiancheggiata da due stanze con pavimento in marmo,
in una di queste si trova una bella statuina che raffigura l'Ebrezza di
Ercole.
Casa della Gemma, prende il nome da una gemma che vi fu trovata, ha
ricco atrio dipinto in nero e rosso ed una terrazza che si affaccia sul
mare, Porta Marina, divide l'area di Ercolano dal quartiere
marittimo suburbano, Terme Suburbane, ambiente ornato da bei rilievi
di guerrieri, Teatro, costruito nei primi anni del I secolo d.C.,
una scalinata porta alla sommità della cavea, da dove si percorrono le
gradinate e si raggiungono l'orchestra e il proscenio a grandi nicchie,
poteva contenere circa 2500 persone.