ERUZONI DAL 1 9 0 0 AD OGGI



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Vulcano
79 d.C.
1631
Pompei
Ercolano
Foto
LA STORIA
L'eruzione più forte del nostro secolo è stata senz'altro quella del primo aprile 1906, divisa in tre fasi principali, la prima fase, il 4 aprile, una frattura sul fianco sud del cratere con conseguente colata lavica diede inizio all'eruzione vera e propria, susseguirono in successioni altre fratture a quote più basse; la seconda fase, durata circa 18 ore, fu caratterizzata da una fase prevalentemente gassosa; nella terza ed ultima fase, avvenuta fra il 13 ed il 14 aprile, l'accumulo sulle pareti del cratere di un enorme quantità di ceneri e lapilli ed acqua di condensazione, causò delle colate di fango, ed alla fine di queste tre fasi, la sommità del cono, risultò abbassata di alcune centinaia di metri.
Nel 1913 si ha la formazione di un piccolo cono di scorie ed emissione di lave e lapilli all'interno del cratere che, nel 1929, traboccarono.
La calma durò 31 anni, in questo periodo fu ricostruita la funicolare.
Funicolare, che ebbe la sua prima inaugurazione il 6 giugno 1880 che portava dalla base meridionale del cono al bordo del cratere.
Era il periodo della meccanizazione dei trasporti e del turismo.
Per la realizzazione fu prescelto l'ingegnere Olivieri, sia per la realizzazione del progetto che della direzione dei lavori.
Fu scelto un sistema a due vie lungo le quali far scorrere due carrozze, l'una in salita e l'altra in discesa, tirate da cavi di acciaio che scorrevano su due pulegge in legno grazie ad una macchina a vapore, installate nella stazione inferiore.
Da quota 800, stazione inferiore, lungo un percorso di 800 metri, si arrivava in pochi minuti alla stazione superiore, quota 1180.
La funicolare generò grande dibattito e persino una canzone, la nota Funiculì funiculà, scritta e musicata da Turco e Denza.
Nel 13 marzo del 1944, furono avvertivi chiari fenomeni dall'osservatorio, dal quale si comprese che l'eruzione era prossima.
Il 21 marzo infatti San Sebastiano al Vesuvio e Massa furono distrutti, dopo aver subito nei giorni precedenti forti colate laviche, una piccola colata inghiottì anche la funicolare e passò sopra i binari dell'antica ferrovia a cremagliera.
Nell'ultima fase, quella sismo-esplosiva, si produssero forti terremoti, poi la successiva perdita di potenza delle esplosioni permise la chiusura completa del condotto magmatico, alla fine del parossismo la voragine craterica era profonda circa 300 metri.
La distrutta funicolare fu sostituita da una seggiovia, inaugurata l'8 luglio 1953 dal generale Umberto Nobile, che rimase in esercizio fino al 1983.
Dal 1944 il Vesuvio persiste in una fase di quiete, tranne un evento anomalo nel 1964, nel corso del quale si verificò una certa attività sismica.