Sophia Loren, nome d'arte di
Sofia Scicolone, (Roma 1934); attrice cinematografica italiana, della quale
nessuno avrebbe pronosticato la conquista di ben due Oscar, lo conquistò la
prima volta quale protagonista de La Ciociara, per merito del
regista Vittorio De Sica ed anche del soggetto tratto dal romanzo di
Alberto Moravia.
Nel 1950 una bellissima sconosciuta napoletana, anzi puteolana, venne
bocciata alla passerella finale del concorso "Miss Italia" a Salsomaggiore,
per consolarla, crearono apposta per lei il titolo di "Miss Eleganza", che
è rimasto poi nel proseguo delle edizioni.
Era di famiglia povera, anzi poverissima, vestiva di straccetti da bambina,
sempre spettinata e magrissima, tanto da essere chiamata "stuzzicadenti"
dagli amichetti puteolani.
Ma poi superata l'adolescenza, sembrò molto più appariscente.
Nel 1949, partecipò al concorso di bellezza dal titolo "Regina del Mare", a
Napoli.
Le selezioni di quel concorso di bellezza si svolsero al Circolo della
Stampa di Napoli, ma fu la questione dell'età a provocare un piccolo
incidente.
Esaminati i documenti, un membro della giuria disse che la Scicolone non
poteva partecipare al concorso in quanto minorenne, così Sofia eliminata si
ritirò in un angolo tra le lacrime, partì allora in quarta la madre e tanto
fece che riuscì a convincere i giudici ad includere la figlia tra le
candidate al titolo.
Non lo vinse, ma si piazzò bene, fu eletta "Principessa".
Da allora la signora Romilda Villani ebbe un unico scopo nella vita, far
raggiungere alla figlia ad ogni costo il successo da lei invano
sognato.
Letto un annuncio, portò la figlia in un centro cinematografico, in via
Chiatamone, dove oggi è la sede del Mattino, e da questo centro la futura
Loren apprese i primi insegnamenti di recitazione.
Nonostante tutto, la madre non convita dell'utilità di quelle lezioni, non
esitò a trasferirsi a Roma, dove non fu difficile entrare nel mondo dei
fotoromanzi, per il quale adottò il cognome d'arte "Lazzaro", prima di
ribattezzarsi Loren.
A Roma, presso gli studi di Cinecittà, si girava il colosso Quo Vadis
?, e le aspiranti comparse, a centinaia, facevano ressa ai cancelli
della produzione.
Sofia entrò di prepotenza e spinta dalla madre riuscì ad ottenere la parte
della schiava.
La celebrità e la ricchezza vennero poi, decisivo per la carriera fu
l'incontro con Carlo Ponti, ma decisiva fu soprattutto la madre, che la
spinse a darsi al cinema e che le vietò di innamorarsi di giovani simpatici
o con attori e cantanti che non la potevano lanciare.
E così per merito della madre, oltre per la bravura, la Loren divenne
interprete de "la pizzaiola" nel film L'Oro di Napoli, e della
Ciociara, che le valse l'Osrar.
L'anno 1955, fu l'inizio di grandi film per l'attrice, infatti lo scrittore
regista Mario Soldati, la prescelse per La donna sul fiume, Blasetti
per La fortuna di essere donna e Peccato che sia una
canaglia, Dino Risi per Il segno di Venere, poi venne la grande
occasione internazionale Il ragazzo sul delfino.
Si spalancavano ormai per la Loren le dorate porte hollywoodiane, Carlo
Ponti in breve riuscì ad affiancarla a celebri divi americani: Clark Gable,
Cary Grant, Frank Sinatra, Antony Perkins, Richard Burton.
Trasferitasi a Hollywood dal 1957 al 1959 vi girò alcuni film di grande
successo internazionale a fiano di famosi attori.
Locandina di Sophia
Loren in compagnia di Totò nel film: Miseria e Nobiltà
Nell'intensa carriera
cinematografica di Sophia, un sogno aveva nel cassetto rimasto
irrealizzato, recitare al fianco di Eduardo de Filippo, ne aveva un altro
che invece si realizzò, recitare al fianco di Marcello Mastroianni e
assieme a Marcello ha girato ben dieci volte, Una giornata particolare,
sabato, domenica, lunedì, Prèt à porter, è stato un sodalizio artistico
sfavillante.
Il secondo Oscar, quello alla carriera, Sophia lo ha vinto,
cinquantasettenne, in piena maturità artistica e nel 1994 l'Orso d'oro a
Berlino sempre alla carriera.