I  Santi  Patroni  del  mese:
O T T O B R E
1          Teresa del Bambin Gesù
       Santa e vergine (Alencon,Francia, 1873 - Lisieux, 1897).
Entrata giovanissima nell'ordine delle Carmelitane scalze, si distinse per la grande forza d'animo nell'affrontare le sofferenze. In poco più di un secolo il suo culto si è diffuso in tutto il mondo, portatore del verbo cristiano anche in terre lontane. E' perciò venerata quale patrona delle "missioni nei paesi infedeli e delle missionarie cattoliche".

4          Francesco d'Assisi
       Santo (Assisi, 1181 - 1226).
E' certamente riduttivo condensare in poche righe la vita e le opere di questo gigante della santità, il più venerato dagli italiani. Sarà comunque utile ricordare che era nato da genitori ricchi e che in gioventù aveva condotto vita frivola e spensierata e aveva addirittura partecipato alla guerra tra Pisa e Perugia in sostegno, naturalmente, della città Umbra. In seguito ad una grave malattia, si convertì nel 1205, iniziando quella vita di apostolato condotta fino alla morte nel segno della rinuncia e della povertà. Fondatore nel 1209 dell'Ordine dei Frati Minori,è patrono dell'Italia e, per il suo amore per gli animali e per la natura espresso nel "Cantico delle Creature", è il protettore degli "animali, ucculli e dei cultori dell'ecologia".

4          Petronio
       Santo e vescovo (V sec.).
Iniziato dal padre, il prefetto pretorio Sesto Petronio Probo, alla carriera amministrativa, dopo la conversione abbracciò il sacerdozio, divenendo in seguito vescovo di Bologna, di cui è patrono. E' dal suo nome che tutto ciò che riguarda la città emiliana viene definito "petroniano", tanto è il culto attribuitogli in quella città, come nel resto della regione.

8          Reparata di Cesarea
       Santa, vergine e martire (III sec.).
E' una delle figure più tenere del martiriologio cristiano, per essere stata uccisa sotto Diocleziano a soli 12 anni. Patrona di Atri, in provincia di Teramo, lo è anche delle "bambine".

9          Abramo
       Santo e patriarca (XVIII sec a.C.).
E' considerato il progenitore degli ebrei. E' nota la sua emigrazione alla testa del suo popolo nelle terre di Canaan, ove visse in umiltà da pastore fino all'età di 175 anni. E' quasi sempre raffigurato con una lunga barba nell'atto di dare da mangiare a tre angeli. Per questa iconografia gli "osti" lo hanno eletto loro patrono.

9      Dionigi di Parigi
       Santo, vescovo e martire (I sec.).
Sembra che sia stato il primo vescovo della capitale francese, essendo stato inviato in Gallia da san Paolo per diffondervi il Vangelo. In Francia, ove venne decapitato, è venerato col nome di Denis; per il martirio al quale venne sottoposto è invocato contro l'"emicrania". Quale membro dell'Areopago, ossia del Tribunale di Atene, il suo nome è seguito da "Areopagita", ed è pertanto considerato il protettore dei "giudici". E' patrono di Crotone.

9       Andronico
       Santo ed eremita (V sec.).
Di professione argentiere ad Antinochia, in Siria, perse i suoi figli, il che lo indusse a separarsi dalla moglie Anastasia, consenziente, per andare a vivere in solitudine in Egitto. E' patrono degli "orefici e argentieri".

14          Gaudenzio di Rimini
       Santo, vescovo e martire (?, - Rimini, 364).
Vescovo della città romagnola, si rifiutò di sottoscrivere gli atti del Concilio del 357, che aveva visto vincenti le teorie ariane, per cui venne ucciso. E' patrono della città di Rimini.

15          Teresa d'Avila
       Santa, vergine e dottore della Chiesa (Avila,Spagna, 1515 - Alba de Tormes,Salamanca, 1592).
Mistica fervente, è raffigurata col cuore trafitto da una freccia. Carmelitana scalza, si dedicò alla riforma di una ventina di monasteri, finendo per questo sottoposta all'Inquisizione, molto severa in Spagna. Compatrona di Napoli, ci si raccomanda a lei per le "malattie di cuore".

18          Luca evangelista
       santo (I sec.).
E' l'autore del "Terzo Vangelo" e degli "Atti degli apostoli". Viene erroneamente ritenuto "pittore" e quindi protettore della categoria. Ciò è dovuto dal fatto che la sua prosa ha un particolare stile pittorico. Essendo stato medico, viene giustamente considerato patrono dei "medici e dei chirurghi".

20         Saturnino
      Santo e martire (? - Cagliari, 303).
Sono numerose le leggende attorno a colui che da epoca immemorabile è il patrono di Cagliari. Secondo la più attendibile, apparteneva ad una nobile famiglia; essendosi rifiutato di adorare le divinità pagane, venne martirizzato sotto Diocleziano. A lui era dedicata l'antica chiesa, che oggi porta il nome di Cosma e Damiano, costruita da S. Fulgenzio di Ruspe nel VI secolo.

21          Bertoldo di Parma
       Santo (Parma, ? - 1111).
Per aver trascorso tutta la vita nel monastero delle monache di sant' Alessandro, che servì devotamente da laico, è oggi venerato dai "sagrestani"

21          Orsola
       Santa, vergine e martire (V sec.).
La leggenda legata a lei la vede martirizzata per mano degli Unni insieme con 11.000 vergini nei pressi di Colonia, mentre erano di ritorno da un pellegrinaggio a Roma, ove lei, in particolare, si era recata per sfuggire ad un matrimonio non desiderato. E' pertanto implorata dalle "ragazze da marito" desiderose di un matrimonio felice.

23          Giovanni da Capestrano
       Santo (Capestrano,L'Aquila, 1386 - Villaco,Carinzia, 1456).
Figlio di un nobile tedesco e di una donna abruzzese, venne per questo chiamato "Giantudesco". Entrato nell'Ordine dei Francescani, si distinse per la sua partecipazione ad azioni di guerra col ruolo preminente di incitare i combattenti in nome della Chiesa. E' per questo che i "Cappellani Militari" lo hanno eletto loro patrono.

25          Crispino e Crispiniano
       Santi e martiri (III sec.).
La loro immagine appare sulle pareti di tutti i "calzolai, ciabattini e conciatori", di cui sono protettori. Ferventi predicatori, diffusero il Vangelo soprattutto in Gallia, ove si guadagnavano da vivere riparando le scarpe. Vennero martirizzati mediante la decapitazione.

25  Gavino
       Santo (III sec.).
E' il patrono di Sassari e della Sardegna, regione in cui venne decapitato dai suoi stessi commilitoni (era infatti legionario romano) per aver dato aiuto ad un sacerdote e ad un diacono, Proto e Gianuario, condannati a morte, che oggi condividono con lui il patronato della città sarda.

28          Simone e Giuda
       Apostoli santi (I sec.).
Fratelli ed entrambi seguaci di Gesù, subirono il martirio in Babilonia in maniera atroce. Particolarmente Simone viene raffigurato nell'atto di essere tagliato in due, verticalmente, con una robusta sega. Per questo vengono considerati i protettori degli addetti alla "segatura di marmi e legnami".

30          Alfonso Rodriguez
       Santo (Segovia, 1531 - Maiorca, 1617).
Succeduto al padre nell'attività di mercante di lana, a causa degli scarsi successi conseguiti e avendo perduto moglie e figli, venne accettato dai gesuiti come coadiutore laico e destinato al collegio di Monte Sion a Maiorca, con le mansioni di portinaio, per cui "uscieri e portinai" lo hanno eletto loro patrono.