I  Santi  Patroni  del  mese:
M a r z o
4          Casimiro re
       santo (Crocavia,Polonia, 1458 - Grodno,Russia Bianca, 1484).
E' invocato contro le "tentazioni carnali" per aver rinunciato a sposare la figlia dell'imperatore Federico II, alla quale era stato destinato dal padre Casimiro IV, re di Polonia.
Giovanissimo, fece due solenni promesse a se stesso, quella di rifiutare il trono per dedicarsi alla religione e quella di mantenersi casto.

6          Colletta di Corbie
       santa (Corbie, Francia, 1381 - Gand, 1447).
Appartiene alla nutrita schiera dei protettori dei "falegnami", essendo figlia di un carpentiere il cui cognome era Boylet.
Viene ricordata per numerosi e portentosi miracoli operati in vita e addirittura per una resurrezione da lei ottenuta per intervento divino.

6          Rosa da Viterbo
       santa e vergine (Viterbo, 1234 - 1251).
Come la sua omonima da Lima, è patrona dei fiorai, ma per altra ragione. Per aiutare i poveri, soleva sottrarre il pane alla sua famiglia poverissima; perchè il padre non se ne accorgesse, compì il miracolo di trasformare il pane in rose.
Terziaria francescana, non le riuscì mai di entrare nell'ordine delle Clarisse. Alla sua morte, avvenuta quando aveva soli 18 anni, il papa ordinò che almeno le sue spoglie potessero varcare la soglia del convento che non l'aveva accettata in vita.
E' patrona di Viterbo, che in suo onore celebra ogni anno la spettacolare processione della "Macchina di S. Rosa", una pesantissima ed alta costruzione sorretta da centinaia di fedeli (i facchini di S. Rosa) votati alla morte, a causa del rischio che essi corrono di essere schiacciati dal peso in caso di incidente.

8          Giovanni di Dio
       santo (Montemor- o -Novo,Portogallo, 1495- Granada,Spagna, 1550).
In particolare i "librai e i rilegatori" di libri lo hanno a protettore per avere egli, fra tante altre attività, svolto quella di venditore ambulante di libri.

9          Caterina di Bologna
       santa (Bologna, 1413 - 1463).
Fra i numerosi protettori dei "pittori" figura questa suora clarissa, che dopo essere stata educata alla corte ducale di Ferrara, si dedicò all'insegnamento delle belle arti, in particolar modo della miniatura, di cui era grande esperta.
Il suo corpo è conservato, intatto, nella chiesa da lei fondata, seduto su di una sedia badiale.

9    Francesca Romana
       santa e vedova (Roma, 1384 - 1440).
E' ricordata per aver dedicato la propria vita all'amore per il prossimo, di cui, sorretta dal suo angelo custode, divenne guida.
E per questa ragione glia "automobilisti romani" l'hanno come loro protettrice.
E' anche invocata contro la "peste" per essersi prodigata nel soccorrere i colpiti dal morbo durante le epidemie del 1413 e 1414.
E' altresì patrona delle "vedove" ed è invocata per la "liberazione delle anime dal Purgatorio".

17          Patrizio
       santo e vescovo (Bennhaven,Inghilterra, 385 - Down,Inghilterra, 461).
Il suo nome evoca L'Irlanda, di cui è patrono, per la missione da lui compiuta in quell'isola per rifondare la Chiesa, che poi diede numerosi santi al Cristianesimo, tanto da meritarsi il titolo di "Insula sanctorum".
E' nota la leggenda del pozzo di S. Patrizio, simbolo della penitenza del purgatorio e dell'inferno, un pozzo senza fine, immagine che il santo illustrò spesso ai fedeli irlandesi durante le sue prediche.
E' quindi chiamato per ottenere la "liberazione dall'Inferno e delle anime dal Purgatorio"; per analogia col pozzo, è patrono dei "minatori".

18          Angelico
       beato (Vicchio di Mugello,Firenze, 1400ca. - Roma, 1455).
Il vero nome del famoso pittore gotico e poi di scuola rinascimentale era Guido di Pietro, più noto come Frà Giovanni da Fiesole.
I "pittori e gli artisti" in genere lo venerano quale loro protettore.

18          Anselmo II di Lucca
       santo e vescovo (Baggio,Milano, 1040ca. - Mantova, 1086).
Prima vescovo di Lucca, divenne in seguito legato apostolico in Lombardia, ove strinse rapporti di grande amicizia con Matilde di Canossa.
Invocato contro le "coliche", è patrono di Mantova.

19          Giuseppe
       santo e patriarca (Isec).
Padre putativo di Gesù, è uno dei santi più amati, patrono di un'infinità di centri, grandi e piccoli.
Anche le categorie da lui protette sono tantissime, innanzi tutto quelle dei "falegnami, carpentieri, ebanisti e dei lavoratori in genere".
E' altresì protettore dei "padri di famiglia e dell'Unione Uomini dell'Azione Cattolica Italiana".

21          Nicola da Tolentino
       santo ed eremita (Sant'Angelo in Pontano,Macerata, 1245 - Tolentino, 1305).
A Tolentino, nelle Marche, è tradizione di offrire ai malati il "pane di san Nicola" come estremo rimedio nei casi di gravi malattie.
Questa usanza trova fondamento nella leggenda, secondo cui Nicola, frate agostiniano, guarì da un terribile morbo dopo aver avuto in sogno l'immagine della Vergine che gli offriva dei pani benedetti.
E' pertanto invocato contro le sofferenze degli "agonizzanti".

24          Caterina di Svezia
       santa (?, 1331 - Vadstena,Svezia, 1381).
Si deve a lei l'approvazione dell'ordine delle Brigidine da parte del papa. Figlia, infatti, di santa Brigida, ne suguì in pieno l'insegnamento e ne attuò le aspirazioni assistendola fino alla morte.
E' invocata contro le "inondazioni" per aver salvato Roma dallo straripamento del Tevere.

25          Disma o Buon Ladrone
      santo (Isec.).
Anche i "ladri", purchè pentiti, hanno un loro protettore in questo confessore contemporaneo di Gesù, di cui condivise la sorte sul Golgota.
Al momento della crocifissione, uno dei due malfattori pare che avesse bestemmiato esclamando:"Se sei tu il Cristo, salva te stesso e noi!".
Intervenne Disma, ovvero l'altro ladrone, dicendo:"Neppure tu temi Dio, tu che stai subendo lo stesso supplizio ? Noi riceviamo la punizione per i nostri delitti, ma quest'uomo non ha fatto niente di male".

28          Conone l'Ortolano
       santo e martire (IIIsec.).
L'attributo gli deriva dalla sua attività; è pertanto venerato dai "coltivatori di ortaggi".
Venne martirizzato sotto Decio.

29          Argomaste
       santo (?,- Cartagine, 640).
Sotto Genserico venne catturato e torturato in Africa.
I romani, convinti che la sua morte avrebbe creato un nuovo martire da venerare, lo condannarono a pascolare gli animali in solitudine.
I "pastori" lo hanno perciò scelto quale loro patrono.

29          Secondo
       santo e vescovo (IIsec.).
E' patrono di Asti, città nella quale, come S.Antonio a Padova, è semplicemente "il santo".
Istruito nella dottrina cristiana da san Calogero, affascinato dalla nuova religione che andava sostituendosi al paganesimo, le si accostò inizialmente soprattutto per curiosità.
Visitava nelle carceri di Asti i cristiani condannati e ne sentiva pietà.
Se ne insospettì un suo caro amico, il prefetto romano Saprizio, al quale infine confessò di essersi intimamente e inconsciamente convertito.
E fu la sua fine: nel 119, sotto l'imperatore Adriano, venne decapitato.