I  Santi  Patroni  del  mese:
M A G G I O
4          Ciriaco di Gerusalemme
       Santo, vescovo e martire, (?, 303 - Gerusalemme, 363).
Titolare della diocesi di Gerusalemme, partecipò alla ricerca del legno della Croce,che venne rinvenuto sotto i suoi occhi. Divenuto vescovo di Ancona, città che lo venera come protettore, volle dopo tanti anni tornare in Terra Santa, ove i giustizieri di Giuliano l'Apostata interruppero il suo viaggio sentimentale con una morte violenta.

10          Isidoro l'agricoltore
       Santo (Madrid, 1070 ca. - 1130).
E' il patrono degli "affittuari agricoli" avendo per tutta la vita lavorato presso un solo padrone, insieme con la moglie, costituendo così uno dei primi esempi di mezzadria.

10          Noè patriarca
       Santo.
Si tratta del personaggio biblico cui l'umanità e l'intera fauna devono la sopravvivenza per essere state poste in salvo nella mitica arca. E' ovviamente patrono dei "fabbricanti di navi".

11          Giustino di Chieti
       Santo e vescovo (IVsec.).
E' stato il primo vescovo di Chieti, di cui è patrono. E' ricordato per la sua appassionata lotta all'eresia ariana, per aver riorganizzato il clero e per aver contribuito alla riaffermazione del Cristianesimo.

12     Pancrazio di Roma
       Santo e martire (Frigia, III - IV sec.)
E' considerato il lottatore per antonomasia, il combattente per la fede, non soltanto per la sua azione di credente, che lo portò alla decapitazione, sotto Diocleziano, a soli 14 anni, ma anche per il nome, che in greco identifica il praticante di un'attività sportiva che riunisce il pugilato e la lotta.
Il suo culto è legato alla credenza secondo cui, per dimostrare se una testimonianza era vera o falsa, si portava il teste davanti alle reliquie del martire; in caso di falsa testimonianza, il teste restava fulminato. E' percciò chiamato a tutelare la verità contro lo "spergiuro".

16          Onorato di Amiens
       Santo e vescovo (Ponthieu,Francia, V - VIsec.).
I "fornai e i panettieri" lo hanno per patrono in base alla leggenda secondo cui egli ebbe in visione, celebrando messa quale vescovo di Amies, Cristo che gli porgeva l'ostia consacrata. Viene raffigurato con in mano la pala da panettiere e dei pani accanto. Anche i "pasticcieri" lo venerano, soprattutto in Francia. A parigi, infatti, in rue Saint Honorè, si trovano i più famosi pasticcieri della capitale francese.

16          Ubaldo
      Santo e vescovo (Gubbio, 1084 - 1160).
Vescovo di Gubbio, di cui è patrono, salvò dalle distruzioni del Barbarossa la sua città natale. Dal carattere generoso ed anche irruente, si prodigò per placare le discordie cittadine tra fazioni avverse. Un giorno si buttò addirittura nella mischia dei combattenti, cadendo sopraffatto e restando miracolosamente incolume. Ciò bastò a far tornare la pace a Gubbio. L'episodio ha determinato i "pugili" ad eleggerlo loro patrono.

17       Pasquale Baylòn
      Santo (Torre Hermosa,Spagna, 1540 - Villareal,Spagna, 1592).
Entrò nell'ordine francescano come laico dopo essere stato pastore. Per aver svolto mansioni da cuoco presso le abbazie in cui visse, i "cuochi"lo hanno eletto patrono.

19          Ivo di Bretagna
       Santo (Kermartin, 1253 - Lovannec, 1303).
Francese di origine bretone, fu giudice diocesano e avvocato. Come tale, si dedicò sempre all'assistenza professionale gratuita dei poveri. Riscattò la categoria da una antica fama: per cui venne infatti coniato il detto "Sanctus Ivo advocatus et non latro", laddove la particella "et" sta per eppure.
Gli "avvocati"non potevano non adottarlo come patrono. Come tale lo rivendicano anche i "giuristi, gli ufficiali giudiziari e i cancellieri di tribunale".

19          Pietro Celestino
       Santo e papa (Isernia, 1215 - Anagni, 1296).
E' il papa del "gran rifiuto" avendo rinunciato alla cattedra di Pietro dopo appena un anno di pontificato, per ritirarsi a vita eremica sul monte Morrone, ove fondò l'ordine dei Celestini. E' patrono dei "rilegatori di libri", ma se ne ignora la ragione, e di Isernia.

20          Bernardino da Siena
       Santo (Massa Marittima, 1380 - L'Aquila, 1444).
Si deve a lui la diffusione del trigramma IHJ, lettere con cui in greco veniva indicato il nome del Signore. Abile parlatore, la sua fama è legata alla parlantina di cui disponeva e che ha indotto i "predicatori e i pubblicitari" a farne il loro patrono. E' anche invocato contro la "raucedine e le malattie polmonari".

22       Giovanni di Parma
      Santo (parma, ? - 982 ca.).
Non si conosce molto della sua vita. E' certo che fu canonico della cattedrale di Parma, città della quale è compatrono.

22          Rita da Cascia
       Santa e vedova (Roccaporena di Cascia, 1381 - Cascia, 1457).
La santificazione attribuita non tanto per la vita mistica che condusse tra le monache agostiniane della città di cui porta il nome, ma per aver sopportato con rassegnazione le violenze di un marito cui era andata sposa giovanissima e dal quale ebbe due figli. Essendo stato ucciso il marito ed avendo perso i due figli, si ritirò in convento. E' la patrona delle "donne desiderose di avere figli", essendo lei nata da genitori anziani, non più in età da procreare. Il patronato dei "salumieri" le deriva dal fatto che la sua terra è la patria dei pizzicagnoli e dei produttori di insaccati, di cui è altresì patrona.

26          Filippo Neri
       Santo (Firenze, 1515 - Roma, 1595).
E' il fondatore della Congregazione dell'Oratorio, che raggruppa i religiosi votati alla cura delle anime. Svolse il suo apostolato prima a Cassino e poi a Roma, ove svolse in'intensa opera in favore dei "giovani", che lo invocano come loro protettore unitamente alla "Gioventù Italiana di Azione cattolica". Per esssre intervenuto varie volte a proteggere i romani dagli effetti del terremoto, Roma lo ha come compatrono.

26          Pardo
       Santo e vescovo (XIIsec.).
Fuggito dal Peleponneso in seguito alle persecuzioni dei saraceni, approdò sulle coste adriatiche, divenendo poi vescovo di Lucera. Ivi sepolto, le sue ossa vennero trafugate dagli abitanti di Larino, che le trasportarono nel loro territorio su di un carro tirato da buoi e coperto di fuori. Sam Pardo è perciò ritenuto protettore della "primavera in fiore e delle olive", di cui esiste una particolare qualità, chiamata "oliva gentile di S. Pardo".

28          Bernardo di Aosta
       Santo (Val d'Aosta, 996, Novara 1081 ca).
Quale arcidiacono della cattedrale di Aosta, condusse un'energica azione per liberare i passi alpini in particolare quelli del Piccolo e Grande San Bernardo, dai numerosi briganti che li infestavano. Per gratitudine i "montanari, gli alpinisti, gli scalatori, gli sciatori" lo venerano come protettore. E' patrono di Val d'Isère.

30          Gerardo di Potenza
       Santo e vescovo (Piacenza, ? - Potenza, 1119).
E' venerato nella città lucana, di cui porta il nome e di cui è patrono, per essersi distinto quale vescovo di quella diocesi nella riforma ecclesiastica dell'undicesimo secolo.