I  Santi  Patroni  del  mese:
G I U G N O
1  Crescentino di città di Castello
       Santo e martire(III sec.)
Non si conosce molto di questo santo, nè la ragione che ha indotto la città di Urbino ad eleggerlo suo patrono.
Soldato romano ai tempi di Decio, viene ricordato per avere ucciso un drago che minacciava la campagna tifenate.

10          Massimo e Vittorio
       Santi e martiri (II e III sec.).
Il primo venne martirizzato sotto Decio per avere predicato il Vangelo in Abruzzo, il secondo, fratello di san Severino, condivise con lui una severa vita eremitica.
Sono entrambi patroni di L'Aquila.

13          Antonio di Padova
       Santo e dottore della Chiesa (Lisbona, 1195 - Padova, 1231).
Veneratissimo in Italia, ove fu costretto a fermarsi in seguito ad un naufragio mentre era in navigazione verso l'Africa per svolgervi azione missionaria, si trasferì a Padova un anno prima di morire.
Nella città veneta compì una serie infinita di miracoli, tanto da essere ritenuto capace di opere fino a 13 prodigi al giorno, le famose 13 grazie.
Sarà per questo che viene venerato il giorno 13.
Per la sua disavventura in mare è patrono dei "naufraghi", ma viene soprattutto implorato a protezione dei "raccolti", avendo salvato un campo di grano da uno stormo di passeri. Innumerevoli località lo hanno eletto loro patrono: Padova, ovviamente, è la più nota.

15          Vito
       Santo e martire (Mazara, 291 ca. - Roma, 303).
Ha dato il nome popolare ad una malattia che scientificamente si chiama "corea", più nota come "ballo di S. Vito".
Di tale malattia era affetta la figlia di Diocleziano, che Vito curò con la sola imposizione delle mani.
Ciò nonostante, fu martirizzato proprio sotto lo stesso imperatore per non aver voluto rinnegare la sua fede. E' patrono di Fiume, di Mazara del Vallo e di Recanati. Probabilmente per l'attinenza col "ballo", lo è anche degli "attori".

16          Ceccardo di Luni
       Santo e martire (Alpi Apuane, IX sec.).
Si sa che venne ucciso mentre era alla ricerca di marmo per riparare le chiese danneggiate dalle incursioni dei Normanni.
Carrara, patria del marmo, non poteva non eleggerlo suo patrono.

17      Ranieri
       Santo ed eremita (Pisa, 1115 - 1160).
Ebbe in comune con S. Francesco, di cui fu precursore, un'adolescenza dissoluta.
Ravvedutosi, andò in penitenza nei luoghi ove aveva vissuto Gesù. Tornato in patria, condusse vita eremitica nei pressi della natia Pisa, di cui è patrono.

19       Gervasio e Protasio
       Santi e martiri (III sec.).
Dopo che sant'Ambrogio, in seguito ad una visione, indicò il luogo ove erano sepolti i due protomartiri di Milano, il loro culto si diffuse nel nord dell'Italia, ove in particolare vengono venerati come protettori delle città di Sondrio, Bormio e Rapallo.

20          Silverio
       Papa santo e martire (? - Ponza, 537 ca.).
Era figlio di un papa, e la cosa non deve sorprendere, perchè in quei tempi accadeva spesso che un pontefice, prima di essere eletto, avesse avuto famiglia.
Frosisone lo ha eletto suo patrono.

21          Luigi Gonzaga
       Santo (Castiglione delle Stiviere, 1568 - Roma, 1591).
E' considerato il protettore della "gioventù e degli studenti", per i quali la data del 21 giugno coincide quasi sempre con quella degli esami.
Viene infatti invocato a loro protezione nel difficile fragente. Costui era stato avviato alla carriera militare, alla quale rinunciò per quella religiosa. Una epidemia di tifo lo contagiò mentre assisteva gli affetti da tale morbo, morendo così giovanissimo.
E' altresì patrono della "Gioventù italiana di Azione Cattolica".

23          Giorgio di Lydda
      santo e martire (III-IVsec.).
Le categorie che si onorano di averlo come protettore sono numerosisime, tutte ricollegandosi alla leggenda secomdo cui Giorgio, celebre cavaliere della Cappadocia, liberò una giovane fanciulla da un drago che stava per fagocitarla.
Fra esse vanno ricordate"L'Associazione cavaliere d'Italia, la Cavalleria blindata dell'Esercito Italiano, i cavalieri, gli scout, gli alabardieri, gli arcieri e gli appartenenti all'Ordine della Giarrettiera".
Numerose anche le città che lo venerano come patrono, tra cui Genova, Ferrara e Reggio Calabria. E' inoltre invocato contro la "peste e le malattie della pelle".

24         Giovanni Battista
      Santo e martire (I sec.).
Precursore e padrino di Cristo. per essere vissuto a lungo nel deserto, coperto da una semplice pelle di cammello, viene venerato dai "conciatori e commercianti di pelli".
In memoria poi del suo martirio, consumato da Erode Antipa, che per esaudire il desiderio della cognata e amante Erodiade, lo fece decapitare, offrendone la testa alla giovane Salomè su di un piatto, viene invocato contro "l'emicrania".
Avendo battezzato Cristo attingendo l'acqua da una polla sorgiva, è altresì ritenuto protettore delle "sorgenti d'acqua".
E' patrono di numerose città, tra cui Firenze, Imperia, Ragusa, Chianciano Terme, Fabriano e Monza.

25          Eurosia di Jaca
       Santa, vergine e martire (Bayonne, Francia, ? - Spagna, 714).
Avendo ottenuto per intercessione divina un'abbondante pioggia sui Pirenei, per salvare i raccolti, Eurosia è considerata la protettrice dei "frutti della terra" e viene invocata per ottenere la "pioggia".
Proprio sui Pirenei venne uccisa dai Saraceni. E' ricordata in Alta Italia e in alcune zone delle Marche, particolarmente a Fiuminata, di cui è patrona.

25          Prospero
       Santo e vescovo (V sec.).
Patrono di Reggio Emilia, sembra che sia stato eletto vescovo di quella città per volere divino. La sua vita ecclesiastica si distinse per la lotta condotta contro i "pelagiani", i seguaci cioè dell'eretico Pelagio, che sosteneva l'inutilità del battesimo per riscattarsi dal peccato originale.
Per l'omonimia con Prospero d'Aquitania, delicato scrittore, il nostro è compatrono dei "poeti".

26          Vigilio
       Santo, vescovo e martire (V sec.).
Fu il redentore della zona oggi corrispondente al Trentino-Alto Agige, ove si era trasferito con la ricca famiglia romana. Divenuto vescovo di Trento, che lo ha per patrono, eliminò dalla sua diocesi il paganesimo, abbattendone i simulacri con le sue stesse mani, per cui venne ucciso.

29          Paolo apostolo
       Santo e martire (Tarso, 3 - Roma,67 ca.).
Ebreo e persecutore dei cristiani, divenne, dopo la conversione, il più attivo divulgatore del verbo di Gesù, svolgendo la sua opera missionaria fra molti popoli, tanto da meritarsi l'appellativo di "apostolo delle genti".
Per essere scampato presso Malta ad un naufragio, lo si implora contro le "tempeste marine ed anche contro i morsi di serpenti", per non aver subito danno dal morso di una vipera presso Mitilene.
Unitamente a san Pietro è patrono di moltissime città, prima fra tutte Roma.

29          Pietro apostolo
       Santo, papa e martire (Betsaida, ? - Roma. 64).
Da umile pescatore a papa, fu questo l'itinerario della sua vita. E' una figura emblematica del Cristianesimo, di cui fu il primo pontefice dopo aver fatto parte della cerchia più ristretta dei seguaci di Gesù.
Per la sua iniziale attività è patrono dei "pescatori e dei pescivendoli", per essere raffigurato con le chiavi in mano, lo è anche dei "portieri e degli uscieri", cadendo la sua festa durante il raccolto del grano, è protettore dei "mietitori".
Oltre che di numerose altre città, è compatrono di Roma.

30          Basilide di Alessandria
       Santo e martire (III sec.).
Gli "Agenti della Polizia Penitenziaria" lo hanno eletto loro patrono per essersi rifiutato, quale soldato della guardia del prefetto d'Egitto, di giustiziare una cristiana di nome Potamiena, che egli sostituì nel martirio.