I  Santi  Patroni  del  mese:
A P R I L E
2          Francesco di Paola
       Santo (Paola,Calabria, 1416- Plessis les Tours,Francia, 1507).
La sua vita fu caratterizzata dall'eremitaggio, tant'è che per lunghi anni visse in una grotta in riva al mare, in grande semplicità e umanità. Conosciutane la grande ascendenza che egli esercitava in ogni ambiente, il papa Sisto IV lo convinse a recarsi in Francia per disporre Luigi XI, in fin di vita, a ben morire. Per essere vissuto in riva al mare, è il patrono dei "marinai e della gente di mare", oltre che di Cosenza, di Otranto e della Calabria.
E' anche compatrono di Napoli e degli eremiti.

7          Ermanno Giuseppe
       Beato (Colonia, 1150 - 1241).
I "celibi e i sagrestani" lo hanno scelto a protettore per la sua vita dedicata al più rigoroso misticismo, attuato nella sua qualità di sacrista dell'abbazia di Steinfield, ove scrisse alcune opere d'ispirazione ascetica.

7          Giovanni Battista de La Salle
      Santo (Reims,Francia, 1651 - Rouen,Francia, 1719).
E' ricordato soprattutto per avere dedicato tutta la sua vita alla fondazione di scuole e al rinnovamento dei metodi educativi. Per questo è venerato come patrono degli "istruttori, maestri ed educatori".

10          Terenzio
      Santo e martire (IVsec.).
E' il più celebre di una schiera di trenta martiri, molti di origine africana, , come lui. Si narra che con le sue vibranti parole di rifiuto a celebrare i riti pagani, il tempio in cui era stato condotto con i suoi compagni crollò all'istante. La sua morte avvenne per un colpo di spada che gli recise la testa. Probabilmente il suo culto approdò in Liguria e nelle Marche (è infatti patrono di Pesaro) sulle ali della fede, come ha scritto un illustre agiografo.

12     Zenone o Zeno di Verona
      Santo e vescovo (IVsec.).
Nato in Africa, concluse la sua carriera ecclesiastica come vescovo di Verona, di cui è patrono.
Per il fatto che spesso pescava nell'Adige per i suoi pasti frugali, è patrono dei "pescatori d'acqua dolce".

14          Ardelone
      Santo e martire(IIIsec.).
Venne folgorato dal Cristianesimo mentre recitava, quale attore comico, una parodia dei seguaci di Gesù. Fu martirizzato pubblicamente, bruciato su di una graticola. E' venerato dai "comici", di cui è patrono.

14          Benedetto di Hermillon
Santo (Hermillon,Francia, 1105 - Avignone, 1184).
E' il patrono degli "ingegneri e costruttori di ponti" per aver egli realizzato un ponte, pur semplice pastore, in seguito ad un sogno premonitore.
Incoraggiato e benedetto dal suo vescovo, riuscì a compiere tale impresa su di un difficile guado del fiume Rodano, da tutti ritenuta irrealizzabile.       

16       Benedetto Labre
     Santo (Boulogne,Francia 1748 - Roma, 1783).
Per le sue interminabili peregrinazioni attraverso l'Europa, compiute sempre a piedi, è considerato il, protettore dei "mendicanti, viaggiatori e dei pellegrini".
la sua natura ascetica lo portò a vivere di stenti, che gli resero breve la vita, essendo morto a soli 35 anni.

19          Espedito di Metilene
      Santo e martire (IVsec.).
Non era questo il suo vero nome, che si ignora quale fosse. Si sa che era stato capo della legione romana "Expedita", cioè celere, ed è questa una delle ragioni alle quali si deve il suo nome.
Un'altra trova spiegazione nel fatto che, quando le sue reliquie vennero inviate a Roma, con la scritta sull'involucro "expedite" (rapidamente), venne inteso quello era il nome del martire. Per l'una e per l'altra ragione, il suo culto è legato a tutti i casi in cui si invoca la "celerità, come nei processi, e per rendere "spediti" gli esami, cioè semplici, per cui è protettore degli "esaminandi e degli studenti".

20          Giacomo di Schiavonia
      Santo (Zara, 1400- Bitetto,Bari, 1485).
E' uno dei protettori dei "cuochi", ma si ignora la precisa ragione per questa designazione. Francescano converso nel convento di Bitetto, pare che le sue straordinarie capacità di trasformare le povere risorse alimentari, di cui disponeva la comunità monastica, in appetitosi piatti gli abbiano valso la fama di grande cuoco.

23          Giorgio di Lydda
      santo e martire (III-IVsec.).
Le categorie che si onorano di averlo come protettore sono numerosisime, tutte ricollegandosi alla leggenda secomdo cui Giorgio, celebre cavaliere della Cappadocia, liberò una giovane fanciulla da un drago che stava per fagocitarla.
Fra esse vanno ricordate"L'Associazione cavaliere d'Italia, la Cavalleria blindata dell'Esercito Italiano, i cavalieri, gli scout, gli alabardieri, gli arcieri e gli appartenenti all'Ordine della Giarrettiera".
Numerose anche le città che lo venerano come patrono, tra cui Genova, Ferrara e Reggio Calabria. E' inoltre invocato contro la "peste e le malattie della pelle".

25       Marco evangelista
     Santo (Isec.)
E' patrono della città di Venezia, ove sono conservate le sue spoglie. Primo vescovo di Alessandria, di cui fi evangelizzatore, ebbe in quella città una sepoltura monumentale.
Durante la dominazione musulmana, per sottrarre il santo sepolcro dalla dominazione degli infedeli, alcuni mercanti veneziani ne trafugarono le reliquie nascondendole nel ventre di un maiale macellato , fidando nel fatto che Maometto aveva proibito ai suoi seguaci di toccare carne suina.
Fu così che le reliquie di san Marco giunsero a Venezia, che gli dedicò uno dei monumenti più ammirati della città. Fra le numerosissime categorie che lo venerano come patrono, vanno ricordate quelle dei "calzolai e dei conciatori di pelli", per il fatto che san Marco operò la guarigione miracolosa del suo discepolo Aniano, calzolaio, che si era ferito gravemente mentre riparava i suoi calzari.

27          Liberale di Treviso
      Santo ed eremita (Altino,Veneto ?- Castrazone, 400).
Santo ed eremita,
Non era nato in Abruzzo, come il nome del suo paese natale farebbe pensare , ma in un piccolo centro fra Padova ed Aquileia, che oggi non esiste più.
Il Giorgione lo ha dipinto nella chiesa di Castelfranco Veneto come un giovane guerriero chiuso in una lucente armatura di metallo, a significare non il temperamento guerresco del santo, ma la difesa da lui fatta del cristianesimo, contro gli ariani.
Molto popolare fra i suoi conterranei, quando gli Unni distrussero il suo paese natale, ove vi era stato sepolto, i trevigiani si affrettarono a salvarne le spoglie e a trasferirle nella loro città.
E' per questo che Treviso lo venera come patrono.

29          Caterina da Siena
      Santa e dottore della Chiesa (Siena, 1347 - Roma, 1380).
Si fece terziaria domenicana dopo aver fatto voto di castità, a sette anni, e dopo avere rifiutato, giovanissima, di accettare un matrimonio combinato dai genitori.Per questo, similmente alla sua omonima da Genova, è considerata la protettrice delle "infermiere".
E' compatrona d'Italia insieme con san Francesco d'Assisi, di Roma e patrona assoluta di Siena.