Regista e attore
cinematografico italiano ( Sora, Frosinone 1901 - Parigi 1974
) Napoletano ad honorem, il padre era partenopeo, Vittorio de Sica
studiò a Napoli fino a tredici anni, quindi si trasferì con la famiglia a
Roma dove conseguì il diploma di ragioniere, ma già da studente aveva
cominciato a bazzicare nell'ambiente del teatro e del cinema.
Attore sopraffino, Vittorio de Sica, ha lasciato almeno quattro film come
indimenticabili apporti al neorealismo - Sciuscià, Ladri di biciclette,
Miracolo a Milano e Umberto D..
SCIUSCIA' (1946) è una commovente indagine sulla triste condizione dei
ragazzi abbandonati.
LADRI DI BICICLETTE (1948), mesta vicenda di un attacchino cui rubano la
bici.
MIRACOLO A MILANO (1951), favola surreale sulle ingiustizie sociali.
UMBERTO D. (1952), basato sulla struggente vicenda di un vecchio pensionato
il quale non riesce nemmeno a raggrenellare i soldi per pagare l'affitto di
una camera ammobiliata, per cui viene sfrattato dalla padrona, e allora il
protagonista pensa al suicidio.
Sessantatrè anni di vita, mezzo secolo dedicato al mondo dello spettacolo,
140 personaggi diversi in altrettante pellicole, quasi 40 interpretazioni
teatrali, oltre 30 film realizzati come regista.
Era un vero regista e maestro di recitazione, sapeva far recitare chiunque,
qualsiasi uomo della strada e in special modo se napoletano.
Già dai tempi di Ladri di biciclette, non gli piaceva fare più l'attore,
preferiva dirigere gli altri. Tuttavia accettava sempre qualche
caratterizzazione, ben retribuita, anche per poter realizzare come
produttore i film che sognava di fare.
Era un uomo anche di una generosità infinita, ed elargiva ricche
elemosine.
Amava molto i napoletani, ed egli si considerava figlio di questa città
che, la considerava come seconda patria di adozione, nato a Sora, ma di
padre, nonno, e bisnonni tutti napoletani, quindi aveva nel sangue la
napoletanità.
A Napoli infatti realizzò alcuni tra i film di maggior successo, ma non
riuscì a girare la storia che gli stava più a cuore, "La maga di Napoli",
l'avrebbe interpretata Sophia Loren, l'attrice che proprio a de Sica deve
la celebrità, dapprima per "La pizzaiola" dell'Oro di Napoli e
quindi per la Ciociara.
L'ultima volta che apparve in pubblico, fu a Taormina, per ricevere il
David Europeo, a coronamento di una intera carriera artistica, per
l'occasione fu presentato uno dei suoi ultimi film "La Vacanza"
Locandina del film: I due
Marescialli, con Totò e Agus
La sua grande carriera,
vista in quattro fasi determinanti per il suo successo, la prima, dopo le
iniziali esperienze di attore brillante, già scritturato da Tatiana Pavlova
nel 1923 e quindi nella compagnia Almirante-Tofano; la seconda, dopo la
serie dei "telefoni bianchi", quando con un filo di voce cantava,"Parlami
d'amore, Mariù, tutta la mia vita sei tu..."; la terza dopo le regie di
piacevoli film romantici ai primi degli anni Quaranta; la quarta, dopo la
fertile serie del periodo neorealistico del dopoguerra.